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Il sentiero va da Canossa a Brescello lungo la sponda destra dell’Enza,  passando da San Polo, Montecchio, S.Ilario e Gattatico con tre itinerari che collegano al sentiero anche Bibbiano , Campegine e Quattro Castella.

E' denominato Sentiero della Libertà perché legato ai momenti salienti della Liberazione, ed è  stato realizzato grazie all’impegno dei Comuni, d’intesa con il CAI di Reggio Emilia, la sottosezione CAI della Val d’ Enza e il Gruppo GEB di Bibbiano.

E’ un sentiero molto vario: in alcuni tratti è ampio e attraversa spazi aperti, in altri si restringe e inoltrandosi nella vegetazione. A volte si mantiene molto prossimo al torrente, in altri tratti se ne allontana. Oltre che a piedi, può essere percorso con la mountain bike. Da esso si dipartono in direzione est diverse varianti; si tratta di tinerari che permettono di raggiungere i centri dei Comuni della Val d’Enza, per visitare i monumenti presenti e gustare le specialità locali. Questi itinerari di collegamento possono essere percorsi anche con biciclette da strada. Al centro di questo percorso si trova la stazione ferroviaria di Sant'Ilario d'Enza, che consente di arrivare anche in treno ed iniziare il percorso dal punto mediano, scendendo a valle verso la foce nel Po, passando per il Comune di Gattatico e arrivando a Brescello; oppure salendo a monte verso Canossa, attraversando Montecchio e San Polo con le loro Rocche medioevali.

Guida  del sentiero

LE VARIANTI

672A: si stacca dal 672 nei pressi del “Parco Enza” a Montecchio, passa sotto la rocca estense, attraversa il centro del paese e da via Ungaretti passa nel bibbianese dove prosegue su via Magellano;  attraversa i prati stabili bibbianesi e nei pressi dell’abitato di San Filippo si immette nel sentiero 640A.

Prati stabili

672B: inizia ai Laghi della Ninfa nella località di Barcaccia di San Polo ed arriva a Bibbiano, dove nei pressi della parrocchia si immette nel 640A.

Incrocio tra i sentieri 672B e 640 A presso la Pieve di Bibbiano

672C: si stacca dal 672 nella località “La Castagna” a Gattatico, passa nei pressi della riserva dei fontanili e dei notevoli ritrovamenti nello scavo archeologico del fortilizio medievale del Castellazzo all'interno del podere di corte Rainusso, complesso architettonico seicentesco. Forse sorgeva in questo sito il Monastero delle Fontanelle, come testimoniato dalla cappella risalente al XIII secolo. Passando nelle vicinanze del sito archeologico del Castellazzo, si arriva a Taneto da dove si prosegue fiancheggiando lo storico Canale della Spelta (fatto costruire dai Farnese nella prima metà del ‘600). Poco prima di giungere a Praticello, si devia verso est e si raggiunge Casa Cervi.

672D : si stacca dal 672 a Fiesso (Gattatico), nelle vicinanze di villa Carmi. Si imbocca la vicina e lunga carraia che conduce a Praticello; attraversato il centro dell’accogliente borgo ci si reimmerge nella campagna  e si raggiunge Casa Cervi.

Villa Carmi

672E: si sviluppa per 8 km tra i comuni di Gattatico e Sant’Ilario. Parte dall’argine del torrente, dalla località “La Castagna” a Gattatico, arriva a Taneto, sfrutta il sottopasso che collega la frazione a Sant’Ilario, ne attraversa il centro abitato, prosegue su via Podgora, arriva nei pressi del parco San Rocco da dove prosegue verso il parco Chico Mendez, dove si reimmette sul tracciato del 672. Passando nei pressi della stazione ferroviaria di Sant’Ilario, offre a camminatori o ciclo escursionisti che si spostano col treno la possibilità di immettersi sul tracciato del sentiero a circa 200 metri dalla stazione. Questa variente rende il 672 percorribile anche quando il torrente è in piena.  Attualmente  permette di baypassare la temporanea interruzione del 672 sotto il ponte della ferrovia a Ponte Enza, è pertanto consigliata fino al ripristino del passaggio sotto il ponte. 

 



Ultimo aggiornamento: 31-05-2023, 14:05