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La Pieve di Bibbiano è una delle più antiche della Diocesi di Reggio, nominata già nel Diploma di Ottone II nel 980. Fu una delle Pievi che il Marchese Bonifacio ebbe in enfiteusi dalla Chiesa di Reggio nel 1070. Insieme al Castello di Bibbiano,  è nominata in una Bolla di Stefano IX in favore del Monastero di S. Prospero di Reggio nel 1057 ed in quella di Alfonso II nel 1072.

Nel Medioevo dipendevano da questa Pieve le Chiese di S. Giorgio di Roncolo, S. Antonino di Quattro Castella, S. Giovanni di Sassoforte, S. Michele di Castione, S. Nicolò di Montezane, S. Eufemia di Piazzola, S. Vigilio e quella dei SS. Giacomo e Filippo in Reggio. Dopo il 1821 si aggiunsero le chiese di S. Pietro di Barco e S. Nicolò di Cavriago.

L'antica chiesa con impianto ad aula, corrispondente all'attuale navata centrale, era rivolta ad oriente e presso l'attuale facciata era situato il coro. Nel secolo XVII l'orientamento della chiesa fu modificato ricavando l'ingresso dove prima era l'abside, fatto che spiega la torre del campanile presso la facciata. La forma attuale risale al XVIII secolo: la chiesa fu ampliata con l'aggiunta del coro a doppio ordine, della cupola e del transetto, secondo il G. B. Venturi ad opera degli stessi architetti  francesi della residenza Estense in Rivalta. Nel XIX secolo fu realizzato il presbiterio e primi restauri, a cui ne sono succeduti altri nel secolo successivo.

La chiesa e la canonica sono situati all'ingresso meridionale dell' abitato di Bibbiano. La chiesa, dedicata a S. Maria Assunta, è a croce latina con facciata a capanna, frontone triangolare ed oculo. L'ingresso è dipinto in stile antico con un bassorilievo circolare scolpito in pietra sopra il portale centrale. Nella parte superiore del prospetto si aprono tre finestre.

L'interno è a navata unica con cinque cappelle per parte scandite da lesene di ordine ionico, sormontate da una cornice. La volta a botte è interrotta da lunette e paraste; l'abside è a catino semicircolare con due ampie finestre. 

Sul lato a nord si trova un passaggio coperto con voltone che collega la chiesa e la canonica. Questa si compone in tre distinti corpi articolati su un cortile interno; l'elemento principale presenta due finestre archivoltate. Sul prospetto ovest dell'edificio si apre un  porticato a doppia arcata a sesto ribassato, con loggiato superiore a tre luci a tutto sesto.

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Ultimo aggiornamento: 31-05-2023, 14:05