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Sorge su una rupe vulcanica di colore rossiccio dalla quale si domina un paesaggio che abbraccia un ampio tratto della pianura e della dorsale appenninica Tosco-emiliana.
Nel secolo XI apparteneva a Bonifacio di Canossa; nel XIII secolo fu incamerato dai Da Correggio che lo tennero fino al 1612, quando passò al ducato di Parma; nella prima metà del XIX secolo ospitò la duchessa Maria Luigia d'Austria.
Il mastio, con la vicina torre di Rossenella, fu edificato nel X secolo per la difesa del castello di Canossa posto più a monte. La funzione rimase prevalentemente militare fino alla seconda metà del secolo XVIII, periodo nel quale fu trasformato in residenza. Il complesso fortificato si compone di tre cinte murarie: la prima da cui tuttora si erge la parte rimasta del mastio, delimitata dalla piazza d'Armi; la seconda cinta con alte cortine murarie, realizzata per la difesa piombante; la terza con i bastioni, memoria dell'avvento delle artiglierie.


Dirimpetto a Rossena sorge la quadrangolare Torre di Rossenella, uno dei manufatti dell'Appennino Reggiano che maggiormente conserva i caratteri costruttivi originari.

All'interno delle mura, la suggestiva Chiesa di San Matteo.

A valle della rocca è situato l'omonimo borgo, che conserva alcune tracce delle originarie vecchie costruzioni: una casa a torre capitozzata e un frammento di paramento murario realizzato con la tecnica medievale dei blocchi di pietra disposti in corsi paralleli.

Altre informazioni:        Comune di Canossa       Wikipedia      Castelli dell'Emilia Romagna

Ultimo aggiornamento: 31-05-2023, 14:05