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Non è certo se si tratti del dolce citato da Petronio nel Satyricon, ma è chiara la sua citazione ne La secchia rapita di Alessandro Tassoni (1622), dove si parla delle spongate di Brescello. Dolce delizioso, forse di origini ebraiche, è oggi diffuso in tutta l'Emilia e preparato con un impasto di frutta secca, in particolare noci, miele e spezie, in un rivestimento di pasta cotta al forno e poi cosparsa di zucchero a velo (ricetta).
Ancora cucinata in casa e oggetto di regalo in occasione delle festività natalizie, sono oggi famosi per la produzione di Spongata, secondo la ricetta tradizionale, alcuni laboratori artigianali della Val d'Enza di lunga tradizione.